GLI ANIMALISTI ED IL BLOCCO STATUNITENSE CONTRO CUBA; DANNI AGLI ALIMENTI, AGLI ANIMALI, ALL'AGRICOLTURA ED ALLEVAMENTO.
Intervista alla Sig.ra Barbara Vignoli, Presidente dell'Associazione Animalista “Progetto Animali Natura” di Cento (Ferrara) e alla Brigata dei Medici Veterinari Cubani della Clinica Veterinaria di Vinales, Provincia di Pinar del Rio – Cuba.
di Federica
Cresci, Responsabile del Blog
“Cuba Si...S-Bloqueando”
https://cuba-sbloqueando.blogspot.com
Ciao Barbara, raccontaci chi sei, che
fai nella vita e come ti sei legata al mondo degli animali.
Ho appena compiuto 60 anni, ho molta energia ed allegria
che nella vita non guasta mai. Sono da poco in pensione e ciò mi permette di
occuparmi seriamente dell'Associazione Ambientalista di Volontariato di cui
sono Presidente, “Progetto
Animali Natura” e di
sviluppare progetti di protezione della fauna selvatica di cui in Italia non si
ha molta considerazione. Il nostro impegno associativo include anche progetti
di supporto ed educazione al rispetto della Natura, degli animali domestici, della
flora e fauna in pericolo d'estinzione. Occuparmi di questo per me è abbastanza
semplice perchè fin da piccola ho ricevuto quest'educazione da parte della mia
famiglia. I miei genitori, che negli anni 60/70 avevano 30/40 anni, erano
socialisti e sostenitori della Rivoluzione Cubana e, fra i tanti insegnamenti necessari
alla vita, mi hanno trasmesso l'importanza della protezione e del rispetto
dell'Ambiente. Nella nostra famiglia abbiamo sempre avuto animali e sono
cresciuta osservando tutto ciò che faceva mia mamma, per poter apprendere ad
occuparmene a mia volta. Mi trasmetteva, per esempio, il suo entusiasmo mentre
metteva pane secco ai passeri durante gli inverni freddi e pieni di neve. Mi
includeva sempre nei suoi compiti di casa. Quando mi sono sposata, ho scoperto
con sorpresa e gioia che anche mio marito, Mirco Benatti, aveva gli stessi miei
interessi. Così abbiamo iniziato a svolgere insieme volontariato in
associazioni animaliste italiane, senza finalità di lucro, prendendoci cura per
più di 15 anni, di animali abbandonati. Abbiamo seguito corsi di perfezionamento
e specializzazione per essere più preparati nelle pratiche sanitarie e legali;
abbiamo conseguito il titolo di "Guardie Zoofile" con giuramento
prefettizio, necessario in Italia per intervenire nei casi di maltrattamento.
Gli impegni, come capirai, hanno iniziato ad essere troppi, per cui abbiamo
voluto dedicare le poche ore libere della giornata in qualcosa che ci
permettesse anche di viaggiare, sopratutto a Cuba, un paese che, fin dal primo
momento in cui lo abbiamo visitato, ci ha decisamente affascinato.
Com'è nata la sua passione per Cuba e la Rivoluzione e come
l'hai legata alla tua passione per i diritti degli animali?
Da quando ero una bimba, negli anni 60, nella mia famiglia
si parlava di Cuba, della sua Rivoluzione. Non avevamo ancora la televisione e
i miei genitori, i miei nonni, ascoltavano per radio i notiziari, i discorsi
del Comandante in Capo Fidel Castro Ruz, la musica del magico Son 4*Cubano di
Compay Segundo. Me lo ricordo come se fosse ieri. Mia mamma mi diceva sempre
che Cuba era un esempio per l'umanità ed avrebbe davvero voluto andarci a
vivere con tutta la famiglia. Mio padre aveva un buon lavoro e non credo
sarebbe stato tanto facile e fattibile andar via dall'Italia, così quel
desiderio rimase solo un sogno per tutta la sua vita. Mi ricordo che quando le
dissi, la prima volta, che con mio marito avevamo intenzione di andare a Cuba
in vacanza, le si illuminarono gli occhi. Le proposi più volte di venire con
noi. Purtroppo si sentiva già anziana per affrontare un viaggio così
lungo, ma le mostrai le foto e i filmati realizzati alla Festa del 1° Maggio a
La Habana, e lei mi cantò l'Internazionale. Una mamma come poche. Tornando agli
animali, nel nostro primo viaggio a Cuba non ci siamo resi conto dei randagi
nelle strade. Eravamo attratti da qualsiasi cosa ci circondasse. La seconda
volta siamo andati invece a Viñales ed essendo più piccola, abbiamo iniziammo a
notare un certo numero di cani randagi. Non conoscevo nessuno a Cuba per
chiedere informazioni su questo argomento. Nel viaggio successivo, sempre a
Viñales, mi resi conto che i randagi erano una normalità. Li trovavi ovunque,
in piazza, davanti alla Cadeca, ai ristoranti, in Farmacia, dove c'era più
gente e più possibilità di mangiare. A me non danno fastidio, a mio marito
nemmeno. Incominciammo a comprare biscotti per quelli che incontravamo sul
nostro cammino. Quell'anno mi innamorai di una cagnolina randagia, ma non
sapevo come avrei potuto portarla in Italia. La lasciammo in strada e in
aeroporto domandammo alla Dogana le istruzioni per permettere l'uscita di
animali da Cuba. Molto gentilmente ci diedero tutte le indicazioni; così appena
arrivati in Italia, contattai la signora della casa particular dove avevamo
trascorso la nostra vacanza, chiedendo il grande favore di metterla al sicuro
fino a quando non saremmo tornati a prenderla. Infatti, dopo 5 mesi di prassi
sanitaria, indispensabile per arrivare in Europa, l'andammo a prendere e ora si
trova felicemente a casa nostra, in famiglia. Era l'anno 2014. I miei genitori
mi hanno sempre insegnato a non essere egoista, a pensare agli altri, così nel
viaggio successivo che facemmo sempre a Cuba, volemmo conoscere i veterinari
che si presero cura e della preparazione di Linda, così si chiama la cagnolina,
per ringraziarli, chiedere informazioni sul tema "randagi" e valutare
la possibilità di una forma di aiuto nella loro gestione, una collaborazione,
senza nessuna finalità di lucro.
Che
tipo di iniziative solidarie svolgete a Cuba come Associazione Animalista e che
tipo di collaborazioni avete stabilito con le istituzioni cubane?
Al momento siamo solo turisti, per cui andiamo a visitare
città e spiagge, ma saremmo interessati a cercare una forma di collaborazione
legale, solo con istituzioni statali, come i veterinari della Clinica di
Viñales che conosciamo già, sono professionisti seri, con molta volontà,
preparati e disponibili. Abbiamo presentato un progetto per realizzare una
nuova Clinica Veterinaria e un rifugio temporaneo dove ricoverare i randagi,
curarli e sterilizzarli per evitare la dannosa riproduzione. Solo in questo
modo il numero dei randagi calerebbe smisuratamente, avendo comunque animali
per strada sani e identificati. Ci siamo proposti di essere la finanziatrice del progetto. Non vogliamo fare
nulla che non sia legale. Rispettiamo Cuba, la sua storia, il suo Presidente,
la sua Costituzione, desideriamo solo dare il nostro contributo alla
Rivoluzione e al popolo cubano anche grazie all'Associazione di cui facciamo
parte. Potrebbe essere un' opportunità affinchè Viñales abbia una nuova Clinica
Veterinaria con il diagnostico utile anche all'Università di Pinar del Rio,
dove gli studenti potrebbero esercitare, svolgere lezioni, conferenze ecc. ecc.
Per il momento, in attesa di capire la forma e i tempi di realizzazione di
questo progetto, ci limitiamo ad alimentare i cani e gatti di strada, trattare
il pelo con olio di neem, che è un antiparassitario completamente naturale (può
essere usato anche sulla nostra pelle dopo un'esposizione al sole per lenire le
ustioni), parliamo con eventuali turisti o abitanti che ci vedono accarezzare
gli animali, spiegando loro la nostra passione e quindi sensibilizzandoli.
Nella nostra valigia non manca mai qualche farmaco ad uso umano che può
eventualmente essere somministrato ad animali in caso di urgenze, ma solo sotto
stretto controllo veterinario e poco più. Stiamo cercando di capire como
possiamo portare legalmente farmaci veterinari più importanti e poterli donare
ai veterinari della Clinica Veterinaria di Viñales. Sarebbero molto utili anche
alle cure degli animali da allevamento, pertanto un aiuto anche al Ministero
dell'Agricoltura locale che abbiamo già avuto occasione di conoscere
personalmente, attraverso incontri con i suoi
funzionari.
Cari Dottori, grazie per aver accettato di rispondere a
questa piccola intervista, è per me un onore ed un piacere. Vi chiedo, in che modo il blocco economico colpisce il settore
veterinario e animale? Che danni causa alla popolazione? In che modo le
inizitive di collaborazione nel settore veterinario possono contribuire a
rompere il blocco?
MEDICI VETERINARI CUBANI: Il genocida blocco economico e finanziario degli Stati
Uniti contro la Rivoluzione ed il popolo cubano danneggia, in maniera
indiscriminata e feroce, tutti i settori della società civile cubana,
dall'economia, alla cultura, alla scienza e alla salute. Anche il settore
veterinario e tutto ciò che è vincolato alle attività con animali, come
allevamento, foraggio ecc. ecc. sono colpiti con forza. I
danni causati al settore agricolo, superano i 345 milioni di dollari. In
quest'ultima fase, la politica contro Cuba si è intensificata con crudeltà, ed
ha aumentato la cifra di danni economici che ha toccato 51 milioni di dollari,
soprattutto sotto l'amministrazione di Donald Trump. A causa del blocco, Cuba è
stata costretta a cercare mercati più distanti e costosi, visto l'impedimento
di acquistare prodotti direttamente dalla nazione statunitense; allo stesso
modo è difficile la vendita dei prodotti cubani. Tra gli ostacoli maggiori per
Cuba, oggi sul commercio internazionale, c'è la registrazione e la commercializzazione
di linee guida per lo sviluppo di vaccini e dell'allevamento, la vendita di
merci leader come il tabacco nel mercato statunitense e la limitazione
all'importazione di materie prime destinate all'alimentazione animale. Cuba
deve affrontare la sfida di sostituire più di due miliardi di dollari in
importazioni alimentari, nonostante le sanzioni che aumentano di volta in
volta, per le quali deve anche lavorare di più con la trazione animale e
snellire la quantità di trattamenti per le colture. Ciò nonostante, il MINAG
(Ministero dell'Agricoltura) continua a lavorare sul suo portafoglio
d'opportunità e lo dimostra l'ampia partecipazione che avrà alla Fiera
Internazionale dell'Avana. Attualmente mantiene rapporti commerciali e una
solida collaborazione con circa 90 paesi. L'importazione di semi è un altro
limite che fa aumentare anche i prezzi; ad esempio dall'Europa, il tutto ci è
costato 1.800.000 dollari, mentre se fosse stato possibile farlo dagli Stati Uniti, il costo sarebbe sceso a
700.000 dollari. Sebbene il danno sia stato considerevole in tutti i settori
dell'agricoltura, il lavoro non rallenta e si cercano ogni giorno nuovi modi
per superare gli ostacoli in maniera tale che la produzione alimentare e la sua
consegna alle persone non subiscano influenze negative.Danni alla disponibilità
di cibo, mezzi di mungitura ed altre somministrazioni necessarie per
l'allevamento del bestiame, sono tra le cause del blocco economico, commerciale
e finanziario imposto a Cuba dagli Stati Uniti per più di mezzo secolo. Se il
cibo necessario fosse disponibile per sostituire l'allattamento naturale nei
vitelli fin dai primi giorni, il tasso di natalità sarebbe più alto e la
generazione da latte maggiore. Questi nutrienti destinati ai vitelli vengono
acquistati in paesi lontani e a prezzi elevati (poiché è impossibile
acquistarli negli Stati Uniti),
e ciò rende difficile attuare una strategia in tal senso in tutto il
paese. A seguito della politica genocida del governo nordamericano, Cuba è
limitata nell'usare la mungitura meccanica in tutti gli allevamenti, perché è
un'attrezzatura molto costosa e, per acquistarla, bisogna recarsi da venditori
di altre paesi lontani e a prezzi eccessivi. Per attenuare questi effetti si
applicano varianti, come l'allevamento estensivo di bestiame nel settore
contadino e cooperativo, la promozione dei pascoli con varietà nazionali, oltre
alla produzione di silos e fieno con mezzi rudimentali. Anche le difficoltà
nell'alimentazione delle vacche e la mancanza di risorse nella corretta
gestione delle mandrie, influiscono sul buon andamento dell'inseminazione
artificiale. A causa di ciò, le femmine non segnalano il primo calore nel tempo
opportuno, per cui si perde tempo nella riproduzione bovina assistita ed il
tasso di natalità è ridotto.
BARBARA VIGNOLI: Credo che il “Decreto Legge
sul Benessere degli Animali” che molti animalisti a Cuba stanno aspettando, e
la sua applicazione, sia una forma educativa e culturale, a cui Cuba ha già
dato forza e ha puntato da anni. Si parla di animali ed il rispetto
dell'ambiente e della natura è fondamentale anche per l'esistenza e la
sopravvivenza dell'essere umano stesso, mentre il blocco non considera
assolutamente nulla che possa riguardare il rispetto di esseri umani, natura,
animali ed ambiente. Siamo italiani e viviamo in un Paese Nato, da dove
dovremmo uscire. Non ci danno informazioni giuste ed obiettive su Cuba e quando
arrivano sono manipolate e false; anche sulla gestione della pandemia
nell'isola, le informazioni sono poche e manipolate. Non abbiamo dubbi nel
volere intensamente aiutare Cuba e la sua Rivoluzione, se ovviamente ce lo
permetteranno le istituzioni cubane. La nostra collaborazione, quindi, è la
prova tangibile che il blocco statunitense contro Cuba e tutte le politiche che
lo supportano, non ci fanno paura, ma ci indignano umanamente e le condanniamo
con tutta la nostra forza.
Dottori, la Rivoluzione cubana ha subito attacchi di ogni tipo, militari, chimici, economici, ma soprattutto mediatici. Ormai nota è l'attività finanziata dagli Stati Uniti per creare un dissenso interno creato per diffondere informazioni dannose e destabilizzare il sistema provocando tensioni. Noti sono i recenti fatti di San Isidro a cui hanno purtroppo partecipato dissidenti prezzolati, mercenari dell'informazione manipolata, che si sono fatti passare per fantomatici animalisti, fantomatici artisti e membri del mondo della cultura. In che modo è stato manipolato il mondo dei diritti degli animali in questo caso e qual'è la posizione reale e vera degli attivisti per i diritti degli animali nei confronti della Rivoluzione Cubana?.
MEDICI VETERINARI CUBANI: A questo proposito vorremmo dire che ci rattrista molto
che ci siano delle persone senza scrupoli, come i dissidenti e che siano contro
il processo rivoluzionario cubano che è l'unica cosa che si sia dedicata a
promuovere amore e salute in questo mondo e per Cuba. E' un peccato che queste persone usino gli
animali per altri scopi che non dovrebbero usare. Siamo dell'opinione che se
vuoi aiutare gli animali non devi vincolarli alla politica, perché non ne sanno
nulla di processi politici, l'unica cosa che sanno fare è riconoscere l'amore e
l'affetto delle persone che si prendono cura di loro, delle persone che li
nutrono. Ci infastidisce molto che non riconoscano che oggi Cuba sta lavorando
per essere in grado di avere una Legge sul Benessere degli Animali per proteggerli.
Ciò che è chiaro ed è anche di pessimo gusto, che questo tipo di persone si
nascondano dietro un dito per dare frecciatine al processo rivoluzionario
cubano, utilizzando i problemi degli animali. Dobbiamo tenere presente che
bisogna risolvere questo problema nel modo più efficace ed eloquente, cioè
dobbiamo risolvere la situazione senza trasformarla in un problema politico, ma
solo in un problema oggettivo.
Barbara e Dottori, qual'è il vostro più grande desiderio e quale augurio formulereste alla Rivoluzione e al popolo cubano?
BARBARA VIGNOLI E MEDICI VETERINARI
CUBANI: Il nostro più
grande augurio è che questo processo rivoluzionario cubano sia infinitamente
invincibile, che duri molti, molti più anni e che i risultati di questo processo
siano visibili a tutti i popoli di questo mondo, perché come qualsiasi altra
cosa, niente è perfetto. Ma siamo sicuri che non ci sia nulla a questo mondo
come la Rivoluzione Cubana. Perché oggi dobbiamo tenere presente che il mondo
sta attraversando una crisi economica e se davvero ci si informa sui canali
giusti ufficiali di diverse organizzazioni mondiali come OMS, WWF, FAO, UNICEF,
ONU, ecc.ecc. si può vedere che a Cuba esiste protezione per le famiglie
vulnerabili, la salute è totalmente gratuita e si possono osservare gli sforzi
compiuti dalla salute cubana che non realizza farmaci per un guadagno
commerciale, ma per risolvere un problema specifico della salute cubana. Per
esempio, noi abbiamo già quattro vaccini candidati per sconfiggere il COVID 19.
Attualmente nel mondo i vaccini sono studiati
in paesi altamente sviluppati e Cuba li ha studiati e sviluppati da
sola. Anche i pazienti che si ammalano di Covid-19, sono curati e riabilitati e
non pagano un centesimo, queste sono cose veramente umane. Ecco perché, noi
medici cubani insieme a Barbara Vignoli, auguriamo alla Rivoluzione Cubana un
grande successo e che continui a lottare per i suoi interessi, che chi
persevera trionfa e Cuba trionferà nel mondo con la sua verità e il suo amore.
Commenti
Posta un commento